{"id":1419,"date":"2013-01-10T17:33:27","date_gmt":"2013-01-10T16:33:27","guid":{"rendered":"https:\/\/www.mylondra.it\/?p=1419"},"modified":"2023-04-20T01:20:15","modified_gmt":"2023-04-20T00:20:15","slug":"brick-lane-e-spitafields","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.mylondra.it\/brick-lane-e-spitafields\/","title":{"rendered":"Brick Lane e Spitafields"},"content":{"rendered":"\n\n
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\"bricklane\"<\/a>
Brick Lane, cuore pulsante dell'arte \"underground\" londinese<\/figcaption><\/figure>\r\n\r\nBrick Lane<\/strong>, nell\u2019East End della capitale, \u00e8 una delle aree di Londra che ha subito forse il pi\u00f9 interessante cambiamento durante l' ultimo ventennio. Da zona trascurata, dall'aspetto periferico e ad alto tasso di criminalit\u00e0 , Brick Lane si \u00e8 trasformata nel cuore pulsante dell'arte \"underground\" londinese. Da quasi due decenni infatti pittori, musicisti e artisti di ogni genere scelgono di stabilirsi in questa zona, dagli affitti (fino a qualche anno fa) ancora ragionevoli e a pochi passi dal cuore di Londra. Qui troverete piccole e originali gallerie d'arte, negozi e bar indipendenti e una vita notturna sempre in movimento. Brick Lane e anche l 'hotspot per chi desidera assaggiare la cucina indiana o pakistana.\r\n\r\nPer gli appassionati di romanzi criminali, questa \u00e8 la zona in cui Jack lo Squartatore<\/strong>, tra l\u2019agosto e il novembre 1888, uccise 5 prostitute nell'area di Whitechapel e nei pressi del mercato<\/a> di Spitafields. Per coloro che sono invece appassionati di sport \u00e8 da sapere che Brick Lane \u00e8 stato uno\u00a0dei nuclei delle Olimpiadi del 2012, presso l\u2019Olypic Park. Se siete amanti dei mercati<\/strong>, programmate la vostra visita a Brick Lane di domenica. L\u2019atmosfera \u00e8 davvero particolare<\/strong>, e le cose in vendita per strada...semplicemente impensabili!!! Se avete tempo potreste conciliare anche un giro al mercato floreale in Colombia Road, che dista circa 10 minuti proseguendo da Brick Lane Street. Per chi a fine serata avr\u00e0 ancora le forze il locale 1001 in Brick Lane \u00e8 sempre molto popolato e la musica coinvolgente!\r\n\r\nLe diverse influenze<\/strong>\r\nL' East End \u00e8 sempre stata una zona in continua mutazione a conseguenza delle diverse popolazioni che l'hanno popolata nei secoli. I primi ad arrivare furono gli ugonotti, i protestanti francesi che alla fine del \u2018600 sfuggivano alle persecuzioni religiose; il forte sentimento anticattolico della citt\u00e0 dell' epoca assicur\u00f2 la loro accoglienza e permise la loro integrazione; nel \u2018700 gli ugonotti facevano funzionare circa 12.000 telai per la produzione della seta. Successivamente gli ugonotti furono poi sostituiti dagli irlandesi grazie ai quali vennero costruite numerose chiese protestanti della citt\u00e0 durante il \u2018700. Nella seconda met\u00e0 dell'800 arrivarono gli ebrei seguiti poi dai bengalesi nella seconda met\u00e0 del '900, cos\u00ec numerosi da identificare la zona con l\u2019appellativo \u201cBangla Town\u201d!!!\r\n\r\nSpitafields Market e dintorni<\/strong>\r\nSpitalfields<\/strong> era, anticamente, la zona del cimitero romano, come testimoniano gli scavi archeologici negli anni \u201990 per la ricostruzione dell' attuale mercato che riportarono alla luce importanti reperti. Nel 1197 il cimitero romano fu trasformato nel \u201cThe New Hospital of St.Mary without Bishopgate\u201d, successivamente noto come St.Mary Spital. Il nome Spitalfields deriva proprio dalla contrazione di \u201chospital fields\u201d, cio\u00e8 \u201ccampi dell\u2019ospedale\u201d. Nel 1682 si inaugur\u00f2 il mercato di Spitalfields<\/strong>, il principale mercato ortofrutticolo all\u2019ingrosso della capitale del tempo, che venne trasferito a Stratford nel 1991.\r\n\r\nLa parte occidentale del mercato \u00e8 stata demolita per far posto ad uffici in vetro e cemento (tra le tante opere di Norman Foster), mentre la parte est \u00e8 sopravvissuta. Il vecchio edificio ospita l\u2019animato mercato della domenica (9:00-17:00) e il mercato dell\u2019antiquariato<\/strong> il gioved\u00ec (10:00-16:00). Le bancarelle sono presenti comunque tutti i giorni tranne il sabato, ma \u00e8 solo alla domenica che potete trovare di tutto, dagli alimenti biologici, ai gioielli, ai poster del noto Banksy<\/a>, ai cappelli di ogni forma e genere! Nella parte nuova potete visitare Kinetica, in Richmond Road, uno spazio espositivo dedicato all\u2019arte d\u2019avanguardia e all\u2019animazione.\r\nA dominare Spitalfields dal punto di vista architettonico \u00e8 la chiesa Christ Church, situata proprio di fronte al mercato (Commercial Street) e costruita intorno alla met\u00e0 del \u2018700. Era in queste zone, e nel pub vicino, che conducevano la loro vita notturna le vittime di Jack lo Squartatore! In Fournier Street sono state restaurate alcune delle abitazioni in stile georgiano dove vivevano i tessitori e i mercanti ugonotti.\r\n\r\nPetticoat Lane<\/strong>\r\nIl nome di questa graziosa via dell\u2019East End risale agli ugonotti che, in questa via, vendevano le sottovesti che diedero il nome al mercato e alla via. Nel 1830 le autorit\u00e0 decisero per\u00f2 di cambiare il nome in \u201cMiddlesex Street\u201d per evitare di menzionare il capo intimo femminile. Il mercato si ampli\u00f2 in epoca vittoriana, e oggi vanta il fatto di essere il pi\u00f9 economico della citt\u00e0 per l\u2019abbigliamento<\/strong>; le bancarelle sono gestite in maggior parte da bengalesi, africani e cockeny!\r\n\r\nBrick Lane<\/strong>\r\nCome vi pu\u00f2 suggerire il nome, un tempo questa era la zona in cui sorgevano le fornaci per i mattoni (brick); fondamentale fu il suo ruolo nella ricostruzione della City<\/a> in seguito al Grande incendio del 1666. Questa via \u00e8 il vero cuore della zona, nonch\u00e9 il fulcro della comunit\u00e0 bengalese. La via \u00e8 animata da ristoranti bengalesi nei quali sarete pi\u00f9 volte invitati ad entrare per provare i loro piatti con men\u00f9 abbastanza economici. Nel giorno del mercato domenicale avrete comunque l\u2019imbarazzo della scelta nel cibo...ci sono moltissime bancarelle e stand che producono cucine di diversa provenienza e con profumi davvero invitanti.\r\n\r\nAttenzione: la via, oltre ad essere il cuore della comunit\u00e0 bengalese, \u00e8 anche la capitale del curry<\/strong>; se non siete troppo tolleranti al piccante, raccomandatevi di chiedere un piatto \u201cnot spicy\u201d, perch\u00e8 altrimenti loro aggiungono sempre una quantit\u00e0 abbondante di salsa e spezie piccanti! La domenica la via \u00e8 stracolma di gente, moltissimi ragazzi si recano al mercato con la propria valigia, una stuoia a terra e cercano di vendere ci\u00f2 che hanno in casa e non utilizzano pi\u00f9! La situazione pu\u00f2 risultare davvero strana agli occhi dei turisti (anche se in questa zona la presenza \u00e8 molto pi\u00f9 limitata rispetto agli altri mercati della capitale), ma qui a Brick Lane \u00e8 tutto molto naturale e usuale. Pensate che si arriva addirittura a vendere una sola scarpa, oppure una parte di frullatore...! E poi chi \u00e8 amante del vintage e dell\u2019usato, non ha che da sbirciare tra i numerosi negozi nella strada principale, perch\u00e8 come ben si sa: \u201cLondra \u00e8 shopping<\/a>\u201d!!!!\r\nDal punto di vista culturale non perdetevi una vistita alla Grande Moschea<\/strong> all\u2019angolo con Fournier Street, fondata come chiesa ugonotta nel 1743 e poi convertita in moschea nel 1976. Per approfondire la conoscenza del passato di questa zona e i problemi di razzismo (a volte ancora presenti) potete visitare il Museum of Immigration and Diversity al numero 19 di Princelet Street. Il museo \u00e8 allestito in una sinagoga dismessa, molto suggestivo! Il camino in mattoni rossi che vedrete a met\u00e0 di Brick Lane Street, fu fondato nel 1666 come birrificio e divenne il pi\u00f9 grande produttore di birra al mondo. Fu chiuso nel 1989. Oggi \u00e8 il centro creativo e multimediale di Brick Lane, con arte, moda e musica.\r\n\r\nIl mercato dei fiori<\/strong>\r\nUn\u2019imperdibile visita, abbinata al mercato di Brick Lane, \u00e8 quella in via Colombia Road; tra le file di ricche e colorate case vittoriane, vengono allestite bancarelle di fiori e piante che sono vendute davvero a prezzi scontati tra le grida dei venditore e quelle dei migliori acquirenti. Non perdetevi una visita, anche senza comprare nessun fiore, il mercato e la zona meritano ne valgono la pena, i baretti poi della via sono perfetti per una colazione dolce!\r\n\r\nClerkenwell<\/strong>\r\nQuesto quartiere, situato un po' in collina rispetto alla City<\/a>, fu per un periodo una frequentata localit\u00e0 termale; il nome infatti, che si pronuncia come \u201cClarken-well\u201d, prese il termine \u201cwell\u201d, che indicava i pozzi delle sorgenti termali. Nella seconda met\u00e0 dell\u2019800 la popolazione triplic\u00f2: Londra divenne la meta di numerosi immigrati italiani che diedero vita alla Little Italy<\/strong>. Quest\u2019area completamente italianizzata si trovava nel triangolo oggi delimitato da Clerkenwell Road, Rosebery Avenue e Farringdon Road. Si trattava di artigiani, artisti di strada, gelatai e perfino profughi politici; tra le due guerre la popolazione arriv\u00f2 ad un picco di 10.000 abitanti che vivevano senza nessun tipo di norme igieniche. Attualmente sono pochi gli italiani che vi risiedono, anche se l\u2019area continua comunque ad essere un punto di riferimento nella capitale per la nostra comunit\u00e0 all\u2019estero.\r\n\r\nIl centro nevralgico \u00e8 la chiesa di St.Peter (St.Peter Italian Church<\/strong>), che ancora oggi viene scelta per le celebrazioni di matrimoni tra italiani e per la messa domenicale. Ogni anno diventa il punto di partenza della \u201cItalian Procession\u201d, una processione che si svolge a attorno al 16 luglio ed iniziata nel 1883. Tra le attivit\u00e0 commerciali che sono sopravvissute resta una scuola guida italiana al numero 178 di Clerkenwell Road e la gastronomia Gazzano&Son al 169 di Farringdon Road. La zona di Clerkenwell ha avuto, ed ha, molti legami con la storia politica; al numero 10 di Laystall Street, sopra il negozio di barbieri italiani, \u00e8 appesa una targa in ricordo di Giuseppe Mazzini il quale, avendo vissuto l\u2019esilio a Londra, fond\u00f2 una scuola gratuita per i figli degli immigrati italiani. Lenin risiedette per alcuni anni con la moglie al numero 30 di Holford Square; l\u2019abitazione fu distrutta durante la guerra. Il leader bolscevico studiava, come Marx, alla British Library. Mentre il primo sedeva sempre alla scrivania numero 7, Lenin era affezionato alla numero L13. L\u2019attuale partito laburista fu fondato nella vicina Farringdon Road nel 1900 nel corso di un incontro tra socialisti e sindacalisti (in questa via ora ha sede il \u201cThe Guardian\u201d, l\u2019unico quotidiano di sinistra di grande formato).\r\n\r\n\n\n \t
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