Banksy e la street art di Londra

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Ozone's Angel Banksy Londra“L'invisibile dell’arte moderna” “il rivoluzionario dei graffiti”, “l’artista senza nome”, chiamatelo come volete ma è sempre lui: Banksy, lo street artist di fama mondiale, che ha tracciato le sue opere su muri (e non solo) di mezzo mondo, coltivando nella sua più che decennale carriera una fitta aura di mistero attorno alla sua figura.

Anche se recentemente è iniziata a circolare una foto risalente al 2001, che attesterebbe chi è Banksy, nulla o quasi è dato di conoscere sulla sua identità (si sa che è nato a Bristol, in Inghilterra, nel 1974), ma a parlare di lui, a dirci ciò che pensa e quello in cui crede sono le sue opere, che hanno cominciato ad apparire proprio a Bristol, poi a Londra, in particolare nelle zone a nord est, e poi ancora in tutte le capitali europee e non solo.

Il suo stile
La tecnica preferita da Banksy è lo stencil, che proprio con lui è arrivata a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artists di tutto il mondo. Non è ben chiaro che tecniche usi per creare i suoi stencil, anche se si pensa che utilizzi il computer per alcune immagini. Solitamente dipinge in bianco e nero, con un effetto sfumato e a volte con leggeri accenni di colore.

Il suo messaggio
Attraverso immagini ironiche e provocatorie, a volte accompagnate da slogan (i suoi soggetti sono animali come scimmie e ratti, ma anche poliziotti, soldati, bambini e anziani), Banksy attacca la guerra, il capitalismo, le istituzioni, si schiera a favore della pace, denuncia le ingiustizie.
Esprime inoltre la propria concezione dell'arte che ritiene libera da schemi stabiliti dal mondo dei critici dell'arte che pretende di decidere se un opera può essere famosa o no.

Le sue opere più famose
Prima fra tutte la raffigurazione dei protagonisti del film “Pulp fiction” che impugnano banane al posto di pistole, ma anche la Gioconda con il viso giallo che lui stesso ha appeso (di nascosto ovviamente) al Louvre, o il cartello che ha messo nel recinto dei pinguini dello zoo di Londra con la scritta: “Il pesce ci fa schifo, il posto non ci piace, ci annoiamo a morte”, o, ancora, la scala dipinta sul muro costruito dal governo israeliano nei territori della Cisgiordania, dove è evidente il suo impegno politico.
E poi ancora i ratti , che si trovano dipinti un po' in tutta Londra in pose umanizzate, e che per Banksy che sono diventati il suo simbolo “Se sei piccolo, insignificante e poco amato allora i topi sono il modello da seguire definitivo”. (Banksy)

La sua carriera
Banksy inizia il suo percorso di graffitista a fine anni Ottanta nella squadra "Bristol's DryBreadZ" (DBZ) firmando le sue opere come Kato e Tes. Nel 1998 organizza Wall On Fire, il grandissimo raduno di graffitisti, che richiama artisti da tutto l'Uk e da tutta Europa e sancisce la sua fama di street artist.
Una tappa importante della sua carriera è senz'altro il murales realizzato nel 2005 con varie tecniche a Bethlemme Ramalla e Abu Dis, su cui compaiono squarci nel muro realizzati con la tecnica del trompe l'oeil che permettono di “vedere” cosa c'è dall'altra parte, di solito paesaggi tropicali, bambini che giocano, spiagge.
Dall'inizio della sua carriera Banksy non si è mai fermato. Tra le ultime opere vi segnaliamo sue ispirate alla crisi in atto, di cui una è una scritta "Mi dispiace! Lo stile di vita che avete ordinato è attualmente esaurito", l’altra rappresenta una donna in caduta libera con il carrello del supermercato su una parete di un edificio, e quella del bimbo asiatico che cuce la bandiera dell'Uk, realizzata in occasione dei Giochi Olimpici di Londra 2012

Con l'aumentare della fama e l'infittirsi del mistero legato alla figura di Banksy le sue opere hanno cominciato ad essere ricercate dagli amanti dell’arte moderna, ed alcune hanno raggiunto prezzi da record nelle aste di tutto il mondo. Sono inoltre diventate leggendarie le sue “bravate”, come la sostituzione in tutto il Regno Unito di centinaia di copie dell’album debutto di Paris Hilton, Paris, con copie realizzate da Banksy, contenenti remix e titoli come Why Am I Famous? (Perché sono famosa?).
Banksy è risultato poi un artista decisamente poliedrico, creando un film, Exit Through The Gift Shop, premiato al Sundance Film Festival del 2010 e candidato come Best Documentary Feature all’83ma edizione degli Academy Awards, e disegnando lo storyboard e dirigendo la sequenza che segue la celebre "gag del divano" dove lavoratori asiatici, tra cui anche bambini e specie animali protette, producono in condizioni disumane i fotogrammi del cartone animato e il suo merchandising.

Dove vedere le opere di Banksy
Se passeggiate per Londra non sarà affatto difficile imbattervi in un lavoro di Banksy. Sono infatti veramente tanti i muri dei palazzi su cui il nostro artista ha portato avanti la sua guerrilla art e, credetemi, vale veramente la pena darci un'occhiata. Purtoppo si tratta di opere effimere, perchè, dato che spesso sono scomode, vengono di continuo cancellate dai privati o dalle istituzioni stesse. La zona della città in cui potrete trovare il maggior numero di graffiti è sicuramente il nord est. Per facilitare il vostro tour attraverso i “Luoghi di Banksy”, vi consigliamo di consultare la Banksy Location Map (clicca qui ), una mappa aggiornata quotidianamente, realizzata da Art of The State, un'organizzazione inglese che tutela la street art. Sulla mappa troverete una puntina blu che indica le opere ancora intatte, luna x che indica quelle ancora visibili ma non in stato originale e un punto esclamativo che segnala quelle che purtroppo non sono più visibili.

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