Il British Museum

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Il British Museum di Londra, uno dei più grandi musei al mondo

I numeri del British Museum parlano da soli: 8 milioni di  reperti, 4 chilometri di gallerie,  5 milioni di turisti e appassionati ogni anno.
Questo  fa capire cosa aspettarsi da uno dei più grandi musei del mondo.
La sala centrale, la “Great Court”, è la più grande piazza coperta d’Europa. Se alzate gli occhi vedrete che questa cupola è composta da 1.656 pannelli di vetro tutti di forma diversa tra loro.
Fu progettata nel 2000 da Norman Foster, il più famoso architetto britannico dell’architettura high-tech, che qui a Londra fu l’ideatore anche della City Hall, del Millenium Bridge e del "cetriolone", il Gherking.
Eccetto che per un breve periodo nel 1972, l'ingresso al British Museum è sempre stato gratuito.
Inizialmente veniva curiosamente aperto solo per 3 ore al giorno e coloro che desideravano visitarlo dovevano fare una formale domanda scritta. Per di più venivano accettate solo persone dall’aspetto decoroso ed erano ammessi solo gruppi di 10 persone ad ogni ora.

Anche se l'ingresso è gratis, oggi bisogna prenotare il biglietto (potete farlo qui).
N.B: Se la data o l'ora in cui volete visitare non è disponibile, tenete presente che le visite senza appuntamento sono disponibili ogni giorno per chi arriva al museo senza prenotazione anticipata. Ma questo dipende dalla quantità di persone che ci sono. Perciò non è garantito che si possa entrare.

Al banco informazioni troverete la cartina per orientarvi e le audio-guide (consigliate).
Dedicate almeno una mattinata o un intero pomeriggio per il museo perchè le dimensioni lo richiedono.

Un po' di storia

Il museo nacque grazie all'enorme collezione di opere d'arte e reperti riguardante l'antichità e la storia delle culture di Hans Sloane, un facoltoso fisico e scienziato.
La raccolta comprendeva 71 000 oggetti di ogni tipo, tra cui circa 40 000 libri stampati, 7 000 manoscritti, stampe e disegni, esemplari di storia naturale. Contemplava inoltre antichità provenienti da tutto il mondo.  I reperti arrivavano infatti da Egitto, Grecia, Roma, dal Vicino Oriente antico, dall'estremo oriente, dalle Americhe e dall'Oceania.

Sloane allestì la sua immensa collezione nel 1753 presso la biblioteca di Montague House a Londra. In  seguito, per preservarla dopo la sua morte, a metà settecento la donò a Giorgio II in cambio di £20.000.
Il Re non poté, o non volle, pagarla e così venne acquistata con poco entusiasmo dal governo che. Questi ne fece il nucleo di quello che fu il primo museo pubblico del mondo.

Il museo cresce

Grazie agli acquisti del museo e alle donazioni di privati Montague House inizia a diventare troppo piccola per contenere tutti i reperti.
Nel 1782 alla collezione del British Museum si aggiungono pezzi di antichità greca e romana.
Nel 1801 il museo face altre importanti acquisizioni di reperti egizi. Tra questi la Pietra Rosetta (grazie alla quale si sono potuti interpretare i geroglifici egizi).
Lo spazio espositivo iniziò a essere insufficiente quando nel nel 1823 il re Giorgio IV donò al museo la biblioteca di suo padre
Nel 1852 finalmente la costruzione del nuovo edificio del museo nella sua sede attuale venne portata a termine..

Infine, nel 1887, per carenza di spazio, la raccolta di oggetti naturali venne trasferita nel Museo di Storia Naturale e nel 1973 la Biblioteca Britannica si distaccò dal museo.

Le sezioni del British Museum

1. Great Court della Regina Elisabetta II e British Library

Al centro della Great Court della regina Elisabetta II, vi è la sala di lettura, la British Library, aperta gratuitamente al pubblico.
Fra i numerosi scrittori che hanno studiato in questa biblioteca, il più famoso è Karl Marx, il cui “Il Capitale” pare sia stato scritto proprio allo scrittoio rivestito in pelle numero 07.

2. Antico Egitto e antichità greche e romane

All’entrata, nel lato ovest alla vostra sinistra vi è la sessione delle sculture egizie (non perdete la famosa Stele di Rosetta alla sala 4) e delle antichità greche e romane, sale 11-18.
I pezzi forti di quest ultima sezione sono le Sculture del Partenone provenienti dal fregio nell’ampia sala appositamente costruita.
Sono noti come marmi di Elgin. Lord Elgin all’epoca era ambasciatore britannico presso Costantinopoli, il quale si concesse il permesso di prelevarli dal Partenone di Atene. Alla sala 21 troverete i frammenti del Mausoleo di Alicarnasso.
Le opere di questo perido continuano al piano inferiore, sala numero 77-85, dove è presente anche una copia del Discobolo, noto a molti a causa della testa posizionata in direzione sbagliata. Tra gli oggetti antichi il British Museum vanta anche un assortimento ricchissimo di vasi greci (sale 13-15 e 68-73) davvero splendidi.

3. Antichità mesopotamiche

La sezione ospita oggetti antichi provenienti dalle civiltà dell'antico Medio Oriente e delle aree limitrofe. Sono comprese la Persia, la Mesopotamia, l'Anatolia, il Caucaso, la Siria e la Palestina.
La collezione comprende sei statue alate di leoni con testa umana e bassorilievi in pietra, inclusa la celebre scena della caccia reale al leone (Sala 10), rinvenuti nei palazzi reali assiri di Nimrud e Ninive.
Ospita inoltre a biblioteca reale di Ashurbanipal di Ninive e i tesori sumeri del cimitero reale di Ur.

Il british Museum di Londra. La sezione sul Medio Oriente
Bassorilievo in pietra di un leone che attacca un toro

4. Living and Dying, Africa, Americhe e Asia

Nella sezione diametralmente opposta all’entrata principale, dopo aver oltrepassato i negozi e il bar, troverete un’interessante esposizione che prende il nome di Living and Dying. La mostra accompagna le sezioni etnografiche dell’Africa (piano-1), dell’Islam (-1), delle Americhe (con manufatti sia antichi che contemporanei) e dell’Asia (piano+1,+2): la Cina con collezione di porcellane, l’immagine indù di “Shiva come signore delle danze”, le sculture indiane in pietra, la Corea.
Il numero di visitatori in questa sezione è molto ridotto rispetto alla sezione precedente. Perciò potete permettervi di soffermarvi più a lungo a leggere le schede informative o semplicemente ad osservare meglio gli oggetti e le opere dal grande valore etnografico.

5. Mummificazione nell’antico Egitto

Il livello 5 (Upper floor) contiene l’esposizione molto interessante dell’Antico Egitto. Solo il museo del Cairo in Egitto supera per numero di opere il Bristish Museum. Un altro museo egizio molto fornito è quello di Torino.
Qui vi troverete una collezione vastissima di mummie egizie e sarcofagi riccamente decorati.

6. Europa

Salendo ancora troverete la sessione dedicata all’Europa: la Preistoria britannica con esempi di artigianato celtico, l'Europa medievale, moderna, barocca e ottocentesca.
Quest'ultima sessione, se paragonata alle precedenti, potrebbe destare minore interesse.  Pecca infatti un po' di organizzazione: le sale sono molto dispersive e, se lasciata per ultima, la stanchezza impedisce di apprezzarla come le precedenti esposizioni.

Reperti del British Museum da non perdere

  • Stele di Rosetta: risale al 196 a.C. e incisa con testi quasi identici in tre lingue (l'egiziano geroglifico, l'egiziano demotico e il greco). Confrontando questi idiomi i linguisti, tra cui Champollion, hanno potuto decifrare i geroglifici. La stele si trova nella sala 4.
  • Le sculture del Partenone: sono composte da 5 metri (degli originali 160) del fregio, 15 delle 92 metope, 17 figure frontonali e vari elementi architettonici. Nel 1805 furono rimossi da Lord Elgin, ambasciatore britannico nell’Impero ottomano, nel tentativo di fare in modo che non si degradassero ulteriormente.
    Quando arrivarono gli inglesi, i marmi erano in pessime condizioni, la maggior parte persa e distrutta nel corso dei secoli.
  • La nave anglosassone di Sutton hoo: si tratta di una imbarcazione del 600 d.c. ritrovata nel 1937.
    Lunga circa 30 metri si ipotizza che potrebbe essere stata il luogo dove trovò sepoltura un re anglosassone. La nave infatti conservava un grande tesoro, che comprendeva gioielli in oro, argenteria bizantina, uno scrigno di grande bellezza e un elmo in ferro.

Curiosità

  • Il British Museum è in sé il tesoro dei tesori. Non sono in pochi a pensare che le mistiche collezioni presenti al suo interno abbiano saputo donare allo stesso museo un’autentica anima.
  • Si narra che una volta entrati nel museo, l’individuo arrivi a vedere sia il visibile che l’invisibile.Forse è un po' esagerato, ma sappiate comunque che le leggende attorno a questo museo non si sono mai fatte attendere.
  • La mummificazione prevedeva la rimozione del cervello e dei visceri. Il corpo veniva poi ricoperto di resina e messo sotto sale per 40 giorni per farlo disidratare.
    Il cadavere veniva rimodellato in forma umana con occhi artificiali. Venivano dipinti, avvolti in bendaggi di lino e riposti in bare a forma di mummia

Informazioni pratiche
Tube: Tottenham Court Road (Northern Line e Central Line); l’entrata si effettua da Russel Street
Orari di apertura:
tutti i giorni 10.00-17.00, ultimo ingresso alle 16.00.
Il venerdì  fino alle 20:30, con l'ultimo ingresso alle 19.30.
Attrazioni nelle vicinanze: Covent Garden, Royal Opera House, Leicester Square.

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