Il museo del Teddy Bear

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teddyQuanto sia radicata la cultura del Teddy Bear tra gli anglosassoni lo conferma un'espressione inglese: to give a bear hug, ovvero abbracciare qualcuno tenendolo stretto a sè per dimostrargli il proprio affetto, proprio come facevamo da piccoli con il nostro amato orsacchiotto.
A Teddy, ma anche a Paddington, Sooty, Pudsey, Winnie-the-Pooh ed altri 700 amici pelosi, Londra ha dedicato un intero museo, il Teddy Bear Museum che oggi ha sede al Polka Theatre (240 Broadway Wimbledon, London, SW19 1SB ) e
che costituisce una meta perfetta se siete venuti nella capitale britannica insieme a dei bambini (ma che è molto apprezzato anche dagli adulti che si vogliono sentire ancora un po' bimbi; d'altra parte chi potrebbe dimenticare il proprio teddy, compagno di tante avventure?). Il museo ogni anno apre le sue porte a circa 100.000 i bambini e alle loro famiglie che qui trovano un ambiente magico, dove possono guardare le rappresentazioni teatrali, giocare, leggere nell'angolo della lettura, fare uno spuntino al caffè e...incontrare tanti e tanti orsacchiotti!

Informazioni pratiche
Orario: martedì-venerdì 9.30/ 16.30 sabato 10/16.30
Tube: Wimbledon (District line)
South Wimbledon (Northen line)
 
Curiosità
Il nome Teddy bear deriva da Theodore Roosvelt. Si narra infatti che nel
1902, il presidente americano, esperto cacciatore, abbia risparmiato la vita ad un
giovane orso durante una battuta di caccia. L’episodio ebbe tanto risalto sui giornali
dell’epoca che Morris Michtom, un emigrato russo, mise nella vetrina del suo negozio
di New York un orso costruito da sua moglie Rose, che chiamò Teddy. Fu un successo
immediato. Da allora altre industrie decisero di chiamare così i loro pupazzi di pezza.
Nel 1908 la J.K.Farnell & Co produsse il primo teddy inglese. Per capire quanto il
fenomeno del Teddy bear sia importante, basta sapere che in Inghilterra vi sono
più di 300 negozi specializzati, ad alcuni dei quali è possibile commissionare vestiti
e accessori su misura, numerosi artigiani, sartorie specializzate e persino una casa
di pret-à-porter, Dorabella, che ogni anno esce con una collezione di vestiti per
orsacchiotti.
E il Teddy bear “va forte” anche nel mercato delle aste. Da Sotheby, ma anche da
Christie’s e Bonhams alcuni pezzi raggiungono cifre decisamente alte.
 

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