Storia della mappa della metropolitana Londra

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storia della mappa della metropolitana di LondraLa London Underground è la più antica rete metropolitana del mondo e con i suoi 402 chilometri di linea autonoma, di cui il 45% sotterranei, è seconda solo a quella della città di Shanghai (468 km).

Dopo la sua inaugurazione, avvenuta il 10 gennaio 1863, la crescita del numero delle linee portò alla necessità di tracciare i percorsi, per permettere alle persone di orientarsi. Furono quindi realizzate diverse mappe di riferimento che avevano tutte in comune la caratteristica di essere come le cartine geografiche a cui siamo abituati, con le linee e le stazioni riportate in modo molto accurato e fedele alla realtà del territorio.

Spesso la cartina veniva sovrapposta agli assi viari di una mappa di Londra ed in questo modo le stazioni centrali risultavano molto vicine, mentre quelle fuori città lontane. Intorno al 1908 apparve all'interno dei vagoni della metropolitana un nuovo tipo di mappa. Era un diagramma lineare non geografico ed in molti casi si trattava di una semplice linea retta orizzontale, che rendeva uguali le distanze tra le stazioni.

Alla fine degli anni Venti furono visualizzate diverse linee della metropolitana ed alcuni servizi ferroviari (soprattutto la Londra e North Eastern Railway, LNER). Molti di questi li disegnò Georg Dow. Nel 1931 Harry Beck, un disegnatore elettronico si ispirò alle rappresentazioni dei circuiti elettrici per creare una mappa estremamente semplificata. Beck rinunciò alla precisione della scala (cioè a una fedele rappresentazione delle distanze e delle forme geografiche reali) in favore di una maggiore chiarezza e leggibilità.

Le distanze relative furono volutamente alterate, i tratti raddrizzati e schematizzati. Quella di Beck, infatti, non era una mappa in senso stretto quanto piuttosto un diagramma a colori basato sul concetto che ciò che interessava maggiormente i passeggeri della metropolitana non era la precisione a livello geografico, ma piuttosto come recarsi da una stazione ad un’altra e dove cambiare. Come abbiamo detto nella nuova mappa di Londra tutte le distanze da una stazione all'altra risultavano più o meno uguali e proprio per questo alla prima presentazione della sua idea della metropolitana di Londra a Frank Scegli venne giudicato troppo radicale.

Nel 1932 furono pubblicate 500 copie in via sperimentale e visto il successo riscontrato presso i viaggiatori, nel 1933 ne vennero stampate altre 70.000, talmente apprezzate da farne richiedere una ristampa dopo un solo mese. Beck continuò ad aggiornare la mappa della metropolitana su una base indipendente, ma la futura Victoria Line venne aggiunta nel 1960 dal responsabile della Pubblicità, Harold Hutchison. Inoltre molti altri cambiamenti vennero introdotti senza l'approvazione di Beck che fece di tutto per riprendere il controllo della sua mappa.

Tuttavia la responsabilità di questa venne affidata al progettista Paolo Garbutt, che ne cambiò lo stile fino a farla assomigliare a quella di Beck del 1930 e introdusse il “fiasco vuoto”, forma per la Circle Line. Ma Beck non era ancora soddisfatto e iniziò quindi a creare una nuova mappa sulla base dei suoi primi lavori e su quelli di Garbutt. Anche questa versione però venne respinta nonostante la sua facilità di lettura e così lui si rese conto che non sarebbe mai stata pubblicata.

Ciononostante continuò a fare schizzi e disegni per la sua opera fino alla sua morte. L'importanza della sua mappa venne riconosciuta solo all'inizio degli anni Novanta diventando uno dei simboli della città di Londra. Dopo più di 78 anni dalla sua istituzione,  il designer londinese Mark Noad ha proposto una sua variante che abbandona le rigide geometrie disegnate da Harry Beck nel 1931 e riflette in modo più fedele la disposizione geografica delle stazioni della metropolitana.

La nuova mappa di Londra, però, pare che per il momento non abbia riscontrato molto successo. Il motivo molto probabilmente va ricercato nel fatto che la cartina ufficiale della metropolitana di Londra, considerata tra l'altro uno degli esempi più illustri della storia del graphic design, è un'icona della città a cui nessuno vuole rinunciare.

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